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L'Osteopatia - l'arte del benessere

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I 7 PRINCIPI OSTEOPATICI

I sette più importanti principi dell'osteopatia, largamente accettati all'interno della comunità osteopatica sono:


  • Il corpo è una unità
  • La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate
  • Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione (omeostasi)
  • Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia
  • Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute
  • Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo
  • Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia

Questi principi non sono ritenuti dai medici osteopati leggi scientifiche, né contraddicono i principi medici; sono insegnati come fondamenti della filosofia osteopatica riguardo alla salute e alla malattia.

L'Osteopatia: una professione sanitaria manuale

L'Osteopatia: una professione sanitaria manuale

Osteopatia: in crescita costante, sempre più scelta e apprezzata

L'osteopatia è una disciplina sanitaria che si occupa del trattamento delle disfunzioni fisiologiche attraverso tecniche manuali specifiche, note come manipolazioni osteopatiche (OMT). L'obiettivo principale dell'osteopatia è ristabilire l'equilibrio fisiologico del corpo, riportando condizioni non ottimali entro limiti normali. Questo approccio si basa sull'idea che il Sistema Nervoso Autonomo (o Vegetativo) regoli costantemente l'omeostasi corporea a ogni livello e che eventuali squilibri si manifestino anche a livello fisico. Le manipolazioni osteopatiche mirano quindi a ottimizzare il funzionamento del Sistema Nervoso Autonomo per migliorare la salute generale.

Le origini dell'osteopatia

L'osteopatia è nata negli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento, grazie al medico Andrew Taylor Still. Preoccupato per alcune pratiche mediche del suo tempo, Still sviluppò un approccio alternativo, rifiutando l'uso indiscriminato di farmaci e interventi chirurgici, che riteneva utili solo in casi estremi, come antidoti per veleni o amputazioni per gangrena. Egli credeva fermamente nella capacità innata del corpo umano di guarirsi da sé e nel ruolo del medico come facilitatore di questo processo, rimuovendo gli ostacoli che impediscono al corpo di funzionare correttamente.

La diffusione dell'osteopatia

Nel corso del tempo, l'osteopatia si è diffusa in molti Paesi, raggiungendo l’Italia negli anni Ottanta. Qui è considerata una “medicina alternativa” e, pur essendo praticata con successo, rimane al centro di dibattiti sulla regolamentazione. Attualmente è classificata tra le “medicine non regolamentate”, accanto a pratiche come l’omeopatia, la naturopatia e l’agopuntura.

Una disciplina olistica e i suoi limiti in Italia

L’osteopatia si distingue per il suo approccio olistico: valuta il corpo nella sua interezza, anziché concentrarsi unicamente sul sintomo, e non fa uso di farmaci.

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Secondo i principi della disciplina, un corpo con strutture integre e movimenti fisiologici corretti possiede tutte le risorse necessarie per auto-rigenerarsi.

Nonostante la sua efficacia sia riconosciuta in molti Paesi e supportata da anni di pratica clinica, in Italia manca ancora una piena regolamentazione. 

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La lentezza nell’adattarsi alle nuove scoperte, insieme all'assenza di studi scientifici sufficienti, frena la piena integrazione dell'osteopatia nel sistema sanitario.

Inoltre, vi sono interessi economici legati al settore farmaceutico che contrastano con un approccio terapeutico che non prevede l’uso di medicinali.



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